mercoledì 22 ottobre 2008

CONSENSI CRITICI

Il mondo pittorico di Ugo MARTINO, influenzato ed irrobustito da una compresente attività poetica altrettanto significativa, si muove ed articola entro una fertile polarità che contraddistingue le oscillazioni dicotomiche delle avanguardie storiche del nostro secolo.
Da una parte, l’artista cerca di conferire ai suoi dipinti, pur nell’ambiguo territorio di scenografie e personaggi metafisicamente spiazzati, un ossatura solida, come fosse guidata da dettami della razionalità; dall’altra, sulla scia fauve e surrealista, modula la sua fantasia creatrice in un lessico segno-cromatico come sciolto e punteggiato in tessiture non figurative quasi da pittore dell’action-painting, con inserimenti di tratti, abrasioni, strappi e piccole figure di voluta semplificazione primitiveggiante. Qui prende il sopravvento l’anima irrazionale: tutta istinto, improvvisazione. In una sorta di graffitiamo da “Nuovo Selvaggio”, che vuole rompere con le regole e i canoni della tradizione, per procreare le radici e l’humus di una libertà immaginativa ed umana, alimentate dal fuoco della rivolta e del rinnovamento.

Gianni PRE (Critico d'arte) - Milano 1996



Una carica fantastica e cromatica

MARTINO ha esposto in varie città, ottenendo premi e riconoscimenti.
Ha elaborato un linguaggio astratto-geometrico, con riferimenti simbolici, di intensa carica fantastica e cromatica.
Abbraccia tematiche universali, si interroga e interroga, con sintesi visuali di sicura presa emotiva.
Nelle sue opere non vi è, in genere, alcuna tendenza a drammatizzare gli eventi, si può affermare che vi è una presa di coscienza, una focalizzazione, una denuncia, una riflessione, che può coinvolgere e creare i presupposti per una effettiva sensibilizzazione.

Fulvio PUVIANI
Da “Master Magazine” Ferrara maggio 1990




La personalità di Ugo MARTINO è impegnata in un colloquio umano e si mostra in una rapida espansione di un' arte che egli porta al limite, mantenendosi con una fortissima carica emotiva… poeta, oltre che pittore, presenta una forte tensione a leggere la condizione umana contemporanea, rappresentandola in chiave simbolica.
Le sue tele sono equilibrate in cui la linearità geometrica, l'accostamento vivace e ardito dei colori, vogliono trasmettere sempre un'analisi ed un giudizio sull'esistenza di oggi.
La tensione del sogno, la storia presente e la fantasia feconda, sono alcuni dei messaggi della narrazione di MARTINO.

Pier Luigi RAGGINI
(critico d'arte)
Da "La Gazzetta di Cesena" dicembre 1990




Ad una lettera di ringraziamento che inoltrai al critico d'arte Cristiano MAZZANTI, per avermi mirabilmente presentato una mostra ad Empoli nel 1992.
Ebbi da questo straordinario uomo, la seguente risposta.

il contrario!!!
sono io che ringrazio te
per aver fatto una trasfusione di luce
dall'anima alle tele.

Cristiano
Empoli 2 marzo 1992




Vania PARTILORA, Presidente del Centro Cultura e Progresso di Cecina Arte ; scrive: “…fantasia e riflessione, suggestione e coinvolgimento, emozioni ed equilibrio. I colori straordinari dell’artista interpretano mirabilmente questo impatto, provocando una lettura in chiave esistenziale…”

Affabulatore con i suoi colori, poeta con il suo discorso esistenziale,
Ugo Martino, presenta nelle sue tele un simbolismo che appare
suggerito dalla impostazione complessiva, imperniata sul raffronto
di elementi contrastanti.
Fantasia e riflessione, denuncia e coinvolgimento, emozione ed equilibrio.

I colori straordinari dell’artista, interpretano mirabilmente questo impatto
provocando una lettura in chiave esistenziale.

“Tutto questo lavoro ”, ci ricorda Majakowskij, il poeta caro a Martino-
“non ha per noi un fine estetico, ma è laboratorio, per poter esprimere
nel migliore dei modi i fatti del nostro tempo. Non siamo sacerdoti creatori,
ma operai che esprimono una ordinazione sociale.

Ugo Martino è lui stesso poeta, con versi di sicura presa emotiva e di estrema
sensibilità.

Vania Partilora

Presidente del Centro Cultura e Progresso
Cecina Livorno - 2001

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